“Videogiocare nuoce gravemente alla salute”: proposta choc di un senatore

La disinformazione sul mondo videoludico continua a dilagare

Notizia di Jury Livorati

Ci risiamo. Un politico che probabilmente non conosce il mondo dei videogiochi se non attraverso qualche pregiudizio e luogo comune è tornato a parlare male, anzi malissimo della nostra passione preferita. Nel corso di un servizio del TG1, andato in onda il 12 aprile, il senatore di Forza Italia Andrea Cangini ha approfittato di un approfondimento sul rapporto tra giovani e nuove tecnologie per sottolineare l’impatto deleterio di queste ultime. Il senatore e gli esperti da lui citati sostengono addirittura che social e videogiochi stimolerebbero processi chimici non diversi da quelli legati all’uso della cocaina, rendendo la degenerazione verso l’abuso un percorso inevitabile.

Il problema sarebbe tanto grave e impellente da portare il senatore all’auspicio di strumenti dissuasivi simili a quelli adottati con le sigarette. Secondo Cangini si dovrebbe arrivare a una fase in cui i giganti del web e del mondo videoludico avvisino i loro utenti dei rischi collegati alla fruzione dei loro servizi, una sorta di “videogiocare nuoce gravemente alla salute” sulle confezioni o nelle descrizioni dei nostri titoli preferiti. Quanto sembrano lontani i mesi del lockdown, quando stare attaccati agli smartphone per la didattica a distanza o costruire la propria isola in Animal Crossing: New Horizons era visto positivamente da tutti. Ora che il Covid se ne sta andando tornano invece i saccenti professori del videogioco-che-fa-male, con le loro borse cariche di pregiudizi e parole grosse.

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