Xbox Game Pass troppo forte, PlayStation studia contromisure

David Jaffe stimola le nostre fantasie

Notizia di Jury Livorati

Il successo straordinario di Xbox Game Pass è sotto agli occhi di tutti. Il servizio in abbonamento di Microsoft sta regalando perle mese dopo mese, con sorprese per i suoi diciotto milioni di utenti che vanno da giochi lanciati al Day one (The Medium, Outriders, MLB The Show 21) ad aggiunte corpose e di alta qualità al catalogo. L’accelerazione di Xbox da inizio 2021 si è concretizzata anche con l’aggiunta al servizio di numerosi giochi Bethesda e con la promessa di potenziare ancora il Game Pass nei mesi a venire. Di fronte a una situazione del genere Sony, notoriamente in ritardo rispetto alla concorrenza sul fronte dei servizi, non può restare a guardare.

Le cose starebbero cambiando e il futuro potrebbe riservare sorprese inaspettate. A metterci la pulce nell’orecchio è David Jaffe, creatore del God of War originale e co-creatore di Twisted Metal, che cita fonti interne a PlayStation. Anche se Sony ha dichiarato più volte che il modello Game Pass non sarebbe idoneo per la sua console, visti i costi multimilionari di alcune esclusive di peso, Jim Ryan non ha mai chiuso le porte a nuove mosse di mercato per contrastare la concorrenza. “Ci sono novità, ma non arriveranno oggi“, aveva dichiarato in un’intervista di novembre. “Il nostro servizio in abbonamento è PlayStation Now (con circa due milioni di iscritti, NdR, disponibile in diversi mercati.

David Jaffe è tornato sull’argomento confermando che una risposta a Game Pass è in cantiere. In un video su YouTube ha consigliato a chi dà Jim Ryan per morto e crede nel declino di PlayStation di aspettare, perché una contromossa è nei progetti. “Quello che posso dirvi è che so che stanno facendo cose perché conosco gente in Sony che mi ha detto che stanno facendo cose“, è la sua originale dichiarazione. “Ci sarà una risposta a Game Pass.” Il problema è che ancora non si sa in che cosa consista, anche se Jaffe ritiene sbagliata l’eventuale strada della retrocompatibilità, dell’aggiunta dei trofei ai vecchi giochi e della fusione di PlayStation Now con un servizio di film e giochi in streaming.

A questo punto sarebbe curioso avere qualche indizio su quali alternative siano possibili. È anche vero che ultimamente gli abbonati a PlayStation Now non possono lamentarsi delle aggiunte mensili di peso, che gli utenti PlayStation Plus ricevono da qualche mese giochi PlayStation 5 direttamente al lancio e che iniziative come la PlayStation Plus Collection e Play at Home regalano giochi interessanti. Resta da vedere se queste misure saranno competitive sul lungo periodo o se davvero Xbox Game Pass dovrà essere contrastato con maggiore decisione.

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