Xbox Series S è davvero una console Next-Gen?

Per noi è un si convinto, e vi spieghiamo brevemente perché

Notizia di Daniele Ciccarelli

Microsoft ha ufficialmente concluso la strategia di presentazione delle console di nuova generazione, e prima di ufficializzare le caratteristiche tecniche di Xbox Series S (che ricordiamo essere la versione economica dell’offerta Next-gen) molti avevano il timore che si trattasse di una Xbox non al passo con le nuove tecnologie.

Fortunatamente tutte queste paure sono state spazzate via poiché, come vi spiegheremo, Xbox Series S è una console di nuova generazione. L’architettura hardware di base è la stessa di Xbox Series X, ma con alcune attenzioni prese per limitarne i costi di produzione, che passano così dai 499 euro di Series X ai 299 euro di Series S.

I primi accorgimenti per abbattere tali costi sono stati la rimozione del lettore ottico e la riduzione della capienza dell’SSD da 1TB a 512GB, pur mantenendo tutte le caratteristiche di velocità e prestazioni della sorella maggiore. La memoria RAM poi, è ridotta a 10GB GDDR6. Anche la GPU è la stessa, con tutti i benefici dell’architettura RDNA 2 di AMD ma lavora a frequenze più basse (discorso identico per la CPU). La riduzione delle frequenze si è resa necessaria anche per favorire una sufficiente dissipazione visto che Series S è il 60% più piccola rispetto a Series X ed è anche la Xbox più piccola mai costruita.

Qui una tabella comparativa completa:

Nella presentazione Microsoft ha sottolineato che l’idea della compagnia è quella di coprire non solo le esigenze dei giocatori più esigenti ma anche di offrire una valida alternativa al giocatore con meno pretese, ad un prezzo fortemente concorrenziale. Xbox Series S non è la console che punta al massimo, la “performance target” di Series S sono infatti i 1440p a 60FPS, e fino a 120fps a risoluzioni inferiori.

La scelta ovviamente sarà a discrezione degli sviluppatori ma l’idea di creare già da ora una famiglia di console potrebbe rivelarsi una buona scelta, una console più accessibile e un servizio come Xbox Game Pass (che adesso include l’abbonamento EA Play) rappresenta una soluzione “pronta all’uso” per tantissimi potenziali nuovi giocatori. L’unico rimpianto, al momento, riguarda l’Italia, esclusa dai paesi che possono aderire al servizio Xbox All Access.

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