Death Stranding: galleria fotografica o febbre da screenshot?

Un gioco nel gioco: il photomode di Hideo Kojima è una trappola per il tempo libero

Galleria fotografica di Roberto Turrini

Death Stranding offre un mondo di gioco aperto ed emozionante. Al di là delle critiche che sono state mosse e che non condivido, in primis una ripetitività di fondo che ad alcuni sembra risultare stucchevole, i paesaggi esplorabili dal protagonista, Sam Porter, sono variegati – tipo la Viennetta Algida – e spaziano dalle acque ferme di un lago alla cima di una motagna innevata e spazzata da una bufera di neve. Si passa da terreni brulli, senza vegetazione, a pianure sconfinate e boschi perenni. Ci sono dolci pendii, burroni vertiginosi, torrenti, cengie sospese nel vuoto, nevai, cascate, deserti, urbanizzati abbandonati, crateri, ampie vallate… e tutto può essere raggiunto, gamepad alla mano, imparando a dosare l’energia dell’attrezzatura, il carico e l’equilibrio del nostro alterego.

tutto può essere raggiunto, gamepad alla mano, imparando a dosare le forze, il carico e l’equilibrio

Nel riguardare le immagini di questa galleria mi sono reso conto di quanto sia stato splendido il viaggio nella distropia post apocalittica dipinta da Hideo Kojima e di quanto mi sia rimasta in mente la sua colonna sonora. Nel corso delle mie oltre settanta ore di gameplay ho raccolto tante immagini, spesso legate a particolari momenti della partita che stavo giocando o al successo di una consegna difficile, magari proprio sul cucuzzolo della vetta più alta. Questa galleria si apre proprio con una di queste fotografie, catturata quando il percorso scelto per raggiungere il mio obiettivo era ormai fuori portata e l’abisso era pronto ad accogliermi per un secondo tentativo. Credo infine che questi screenshot possano restituire un buon ricordo in chi ha già visto il mare della West Coast, mentre potrebbero accendere la scintilla in chi non ha mai avuto il coraggio o l’interesse di avvicinarsi a Death Stranding. Il fatto che si possa trovare anche su PC, spesso in sconto sugli store ufficiali come quello di Epic, dovrebbe incentivarvi a dargli una possibilità, foss’anche solo per le prime due ore di gioco.


La galleria fotografica di Death Stranding contribuisce a sostenere la ricerca scientifica sulla sindrome di Rett. Trovate i dettagli dell’iniziativa a questo link.

Ci sono 4 commenti

Lord_Musashi

Io dovetti darmi un freno perché facevo troppe istantanee. XD

EnzoFabio

Videogioco che non mi resterà nel cuore..
mgs5 resta!

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