Ho giocato a Star Wars: Jedi Fallen Order per più di cento (100) ore. Quasi cinque giorni della mia vita trascorsi senza mai annoiarmi, sempre con gli occhi spalancati davanti alla meraviglia di quello che, a mio avviso, è il miglior action in assoluto tra quelli ambientanti nell’universo di Guerre Stellari. Jedi Fallen Order non è mai ripetitivo e continua a rinnovare le sue meccaniche fino all’ultimo miglio. Offre inoltre un backtracking intelligente con scorciatoie e nuovi percorsi – possibili grazie alle varie abilità acquisite – che permettono di togliersi lo sfizio di scoprire ogni piccolo segreto di questo splendente mondo interattivo. Ci sono inoltre alcune boss fight davvero emozionanti che ricordano, pur restando molto accessibili, quelle di un titolo From Software e scontri unici in contesti panoramici mozzafiato.

ho ritrovato gli stessi sentimenti provati con Super Mario 64, solo ambientati nell’universo di Star Wars

Scrivevo altrove che nel viaggio di Cal Kestis ho ritrovato gli stessi sentimenti provati il millennio scorso nella ricerca di tutte le centoventi stelle di Super Mario 64… e se per voi questo non è il complimento più grande che potessi fare a Respawn Entertainment significa che siete troppo giovani per aver avuto un Nintendo 64. La nostra recensione la trovate a questo link, mentre qua sopra ci sono alcuni scatti in-game presi grazie al photomode integrato. Si tratta di uno strumento versatile che permette anche agli utenti senza ambizione di catturare immagini clamorose. Io non sono un grande esperto di virtual photography (qui trovate la nostra intervista a Cristiano Bonora che, al contrario, lo è) ma se c’è mai stato un titolo che mi ha fatto sognare di esserlo, beh…

La galleria fotografica di Jedi Fallen Order contribuisce a sostenere la ricerca scientifica sulla sindrome di Rett. Trovate i dettagli dell’iniziativa a questo link.