The Banner Saga 3

Il finale di una trilogia epica

Recensione di Francesco Dovis

Quando i programmatori di Stoic Games hanno iniziato la loro raccolta fondi su Kickstarter avevano le idee chiare. The Banner Saga non era soltanto il tentativo di produrre uno strategico a turni sulla falsariga di Final Fantasy Tactics o Fire Emblem, ma si trattava di una vera e propria trilogia fantasy, dotata di una sua storia e una sua identità, nonchè di una potenza narrativa degna di una grande saga epica. Ora che siamo giunti al terzo capitolo, possiamo confermare come Banner Saga 3 rispecchi in tutto e per tutto le caratteristiche di un Signore degli Anelli, in termini di tensione che riesce a creare, coinvolgendo l’utente attraverso le gesta dei suoi personaggi e gestendo le loro storie in modo analogo a quelle degli eroi della succitata trilogia.

Senza fare troppe anticipazioni, qualora tra i lettori ci sia qualcuno ancora indeciso se iniziare o meno la serie, limitiamoci a fare un breve punto della situazione. Banner Saga 3 inizia laddove le vicende del secondo erano rimaste in sospeso, lasciando i giocatori ansiosi di approcciarsi all’epilogo al pari di come uno spettatore cinematografico è ansioso di guardare Il ritorno del re, dopo il picco emotivo provato nel precedente.
Il paragone con l’opera di Tolkien è automatico perché le sensazioni suscitate finiscono per essere le stesse. L’adrenalina inizia a depositarsi, eppure l’atmosfera rimane in bilico tra vittoria e sconfitta rendendo il tutto ancora più drammatico. La vita dei protagonisti inoltre è appesa ad un filo, divisi in due gruppi su due fronti opposti, intenti a fronteggiare crisi diverse. Da un lato l’assedio della città di Arberrang, che echeggia alla resistenza di Aragorn e la compagnia dell’anello a Minas Tirith, dall’altro Juno e compari, che si addentrano nell’Oscurità, ricordandoci Frodo e Sam quando si avventurano a Mordor, nel cuore della tana del lupo, Sauron. Permane inoltre quel sottostrato di tensione costante nel caratterizzare la componente ruolistica, nella quale il giocatore è chiamato a compiere delle scelte che possono avere ricadute rovinose. Banner Saga infatti può essere molto amaro e crudo, lesinando risvolti positivi. Non è quel genere di gioco dove si compie una scelta sbagliata o una giusta, in quanto ciascun bivio porta ad un esito ambivalente. Gli sviluppatori hanno sempre voluto sottolineare questo aspetto sin dai primi capitoli, laddove la lotta per la sopravvivenza della carovana portava alla morte di alcuni e alla salvezza di altri, rendendo pesante ogni singola scelta.

Graficamente la narrazione viene portata avanti da alcuni dialoghi testuali, accompagnati da illustrazioni davvero pregevoli, che paiono tratte da uno dei fumetti d’autore più raffinati del panorama europeo. La stessa cura è riscontrabile anche nello scenario di gioco vero e proprio, dove le arene di battaglia sono colorate in modo decisamente pregevole e dettagliate piuttosto bene, aggiungendo anche un comparto di animazioni  più alto rispetto la media delle produzioni di questo genere videoludico.
Il sistema di combattimento è praticamente inalterato rispetto ai precedenti due. Banner Saga è una trilogia, ma intesa come la tripartizione di un’unico gioco, come se fosse un’unico discorso separato in tre parti per questioni di tempo (dovremmo dire di fondi, data la natura indie del progetto). Pertanto non bisogna porsi il problema che non ci sia stato un rinnovamento clamoroso delle meccaniche e basti sapere che le novità introdotte puntano a raffinare ulteriormente un già ottimo impianto base, introducendo semmai piccole aggiunte. Un esempio sono i livelli extra che attivano un titolo eroico e poco altro. Dovendo descriverne le meccaniche è difficile aggiungere qualcosa che non sia già stato ampiamente detto nelle recensioni dei precedenti, pertanto meglio limitarsi ad un breve riassunto per i neofiti che vogliano farsi un’idea sul tipo di esperienza offerta.

Il punto forte resta la giocabilità, basata su una gestione delle battaglie strategiche a turni semplice ma estremamente profonda. Gli scontri avvengono sulla consueta area a griglia, dove ogni elemento dispone di una mobilità e numero di azioni limitato. Ciascuna classe difatti presenta diverse abilità, armi e valori, i quali possono influire sulla dinamicità, raggio di azione (basti pensare al diverso dispiegamento tra spadaccini e arcieri), creando una gestione sfaccettata del gruppo. Il combattimento invece passa attraverso un contrasto tra i valori di forza ed armatura. Abbassando il punteggio di armatura del nemico si velocizza il suo abbattimento, ma si rischia un potente attacco di risposta. Danneggiando invece la forza, ne si diminuisce l’efficacia dei colpi, prolungando la pugna, salvaguardando in parte i propri soldati. Il sistema è snello e piuttosto essenziale, però riesce ad essere comunque molto profondo, consentendo un buon numero di situazioni e varianti all’interno della stessa arena.
In definitiva, The Banner Saga 3 è la conferma di come la scena indie possa creare delle ottime produzioni qualora ci sia una visione autoriale e una gestione dei fondi coerente con tempi e obiettivi di sviluppo. Il lavoro di Stoic Games è curato sia sul lato grafico, che nella giocabilità, aggiungendo anche una narrazione molto efficace, ponendosi quindi come un esempio di artigianato videoludico, rifinito in ogni suo aspetto e dotato di un fascino più sobrio, eppure non meno seducente di quello di un grosso titolo Tripla A.

INFO UTILI

Questo terzo capitolo riprende una storia lasciata in sospeso nei precedenti per portarla all'epilogo. Pertanto la trama è a struttura episodica e ciascun capitolo non è fruibile a sé stante. Per venire incontro a chi voglia giocare tutta la serie in un'unica soluzione è stato commercializzato un pacchetto che comprende tutti quanti i Banner Saga, ed è reperibile su ciascuna piattaforma sia in formato digitale che fisico.

Durata
  • Circa 10 o 12 ore per completare la campagna. La presenza di bivi narrativi incentiva la rigiocabilità
Struttura
  • E' presente una modalità storia, basata su meccaniche strategiche a turni.
Scheda Gioco
  • Nome gioco: The Banner Saga 3
  • Data d uscita: 26 Luglio 2018
  • Piattaforme: Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, Xbox One
  • Lingua doppiaggio: Inglese
  • Lingua testi: Italiano, Inglese
Grafica

Le illustrazioni disegnate a mano che accompagnano le sezioni narrative sono molto curate sia qualitativamente che artisticamente e ricordano i lavori del fumetto autoriale europeo più raffinato. La stessa cura è presente anche nelle missioni e le battaglie, che sfoggiano fondali molto gradevoli, ben colorati e personaggi animati in modo ottimo.

90
COLONNA SONORA E DOPPIAGGIO

La colonna sonora è perfettamente conforme ai toni epici di una trilogia fantasy e chi ha apprezzato le musiche de Il Signore degli Anelli, non potrà che trovarsi accompagnato da temi molto robusti e solenni, adatti all'ambientazione.

80
GAMEPLAY

Sotto alcuni aspetti semplice da imparare, eppure decisamente profondo da giocare. The Banner Saga si riconferma uno strategico a turni prodotto da autori con un'esperienza solida in questo campo. La curva di difficoltà può essere relativa al grado di pratica che l'utente può avere nel genere, tuttavia le meccaniche rimangono accessibili e asciutte proprio per risultare di agevole ingresso anche per i meno navigati.

88

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