Destiny 2 I Rinnegati e il dolce suono della vendetta

Un viaggio tra le musiche di Destiny 2 I Rinnegati, le quali ci accompagnano tra terre vendicative e antichi paradisi tra le stelle

Colonna Sonora di Alessandro Palladino

L’universo di Destiny è sempre stato ricco e affascinante. Per quanto la sua vita ludica sia burrascosa, con alti e bassi evidenti, l’idea artistica alla base rimane ancora oggi una delle più ambiziose del settore. L’epopea spaziale targata Bungie ha molta magia nella sua anima, nascosta tra i suoi pianeti e le moltissime pagine di storia mai esplicitamente raccontata se non tramite il Grimorio. Tuttavia, se c’è una cosa che ognuno tutti i giocatori ricordano con ammirazione è sicuramente la sua fenomenale colonna sonora, capace di far innamorare chiunque ha mai desiderato raggiungere quei puntini nel cielo notturno.

Con l’arrivo de “I Rinnegati”, Destiny 2 è riuscito a riscattarsi in maniera egregia, sortendo lo stesso effetto che ha avuto Il Re Dei Corrotti per il predecessore. Quale migliore occasione, dunque, per parlare delle musiche dello sparatutto fantascientifico, guardando anche un po’ alla genesi che ha portato quei brani che oggi ci accompagnano nelle nostre scorribande sull’Atollo.

La particolarità della colonna sonora di Destiny 2 (e di Destiny in generale) è che ancora oggi è possibile sentire chiaramente le note dei primi brani composti, quasi come se ci fosse una sorta di spirito che continua a seguirci nei confini del sistema solare. Tale effetto è tutt’altro che una coincidenza, infatti è la vera e propria filosofia alla base del tanto famoso quanto controverso Musica delle Sfere. Questo leggendario album di Martin O’Donnel, Michael Salvatori (il compositore rimasto e autore anche della colonna sonora de I Rinnegati) e Paul McCartney è proprio l’essenza pura di Destiny e il punto di partenza di tutti i nostri viaggi tra le orbite. Tutte le musiche che sentite, soprattutto alcune delle più iconiche riportate nel nostro articolo, derivano esclusivamente dal meticoloso e affascinante lavoro di O’Donnel. Riprendendo ovviamente le tonalità di Halo, la musica di base per Destiny usa l’orchestra e le voci per conferire stupore, meraviglia, mistero e tutte quelle altre sensazioni che l’umanità provò quando scoprì il Viaggiatore ai limiti dello spazio conosciuto. Allo stesso tempo però, è in grado di evocare paura, incertezza e inquietudine attraverso i brani che rappresentano gli oscuri nemici dell’umanità, anch’essi attirati alla divina sfera meccanica quasi quanto l’umanità. E, infine, sopraggiungono le trombe, i tamburi, i fiati e tutti gli altri strumenti in grado di raccontarci dell’eroismo dei Guardiani, delle magnifiche prodezze che possono compiere e del compito cui sono chiamati ad assolvere sul filo della vita e della morte.

Se tutto ciò è compreso nella Musica delle Sfere, con assoluta certezza è possibile affermare che l’album in questione racconta effettivamente tutto Destiny, senza farsi mancare nulla. Ma se questa è la tale fattura del lavoro di O’Donnel, Salvatori e McCartney, perché l’album è stato reso pubblico solamente a ridosso de I Rinnegati? Purtroppo, durante la fase di pubblicizzazione del primo Destiny, Bungie modificò i brani della Musica delle Sfere senza il consenso del loro artista per alcuni trailer, portando a una lunga lotta legale che alla fine si concluse a favore di Martin O’Donnel. Mentre le sonorità cardine del suo lavoro sono sempre rimaste all’interno di Destiny, seppur con delle udibili notifiche, la fonte originale fu preclusa al pubblico nonostante molti affezionati abbiano provato a ricostruire l’album utilizzando gli estratti presi qua e là all’interno del gioco. Ora, con il materiale finalmente alla luce del sole, possiamo fornirvi la chiave di volta definitiva per discutere della colonna sonora de I Rinnegati. L’invito all’ascolto è davvero il più caldo che possiamo estendervi. Inoltre vi includiamo un video di GameInformer con un’intervista ai due compositori, i quali spiegano la teoria dietro la loro creazione.

Dalle origini di Destiny facciamo dunque un salto avanti di parecchi anni fino alla prima grande espansione per Destiny 2. Su Gameplay Cafè ne abbiamo già parlato abbondantemente, analizzando aspetti positivi e negativi di un contenuto che senza dubbio ha fornito nuova vita a un gioco in crisi. Da un punto di vista narrativo, siamo di fronte a una storia di vendetta personale che mette in netta discussione la moralità dei Guardiani e delle azioni dell’Avanguardia, sbilanciandosi sull’egoismo dei propri sentimenti e sul concetto di giustizia. Per dare spazio a questa crudezza a la Tarantino, l’ambientazione è una landa sperduta nell’Atollo controllata dai Baroni e dai loro Infami. Essendo un ambiente caotico e controllato da diverse tipologie di nemici è normale vedere molteplici sonorità e rumori comporre i brani che troveremo nel corso delle nostre scorribande per la Riva Contorta. Tuttavia, possiamo tracciare alcuni elementi in comune. Il primo tra tutti deriva dalla cupezza di alcune tracce specifiche, le quali puntano a comunicare al giocatore il senso d’urgenza che la vendetta di un caro compagno porta con sé, magari attraverso l’utilizzo delle percussioni e dei cadenzati lenti. Nelle missioni principali possiamo osservare un certo feeling univoco perfettamente capace di condurre il giocatore all’amara conclusione della sua disperata crociata contro il principe rinnegato. Nelle composizioni dedicate alla storia de I Rinnegati non c’è spazio per i trionfi e per i toni “allegri” che ci hanno accompagnato fin da Rise of Iron, piuttosto si fornisce tanto spazio all’irrequietezza, al dubbio e alla pura e semplice disperazione di chi si lancia contro un’orda di nemici dai poteri occulti. Non c’è spazio per gli eroi, soprattutto quando la morte di uno dei più grandi Guardiani dell’Avanguardia ci ricorda che, in fondo, siamo ancora tutti mortali.

Concludendo la nostra caccia a Uldren Sov, la colonna sonora cambia tono per ritornare ai tempi in cui Destiny nascondeva luoghi misteriosi, pregni di storia e grandi, oscuri poteri. La Città Sognante è proprio l’apoteosi di questa dualità meraviglia/pericolo che ha da sempre contraddistinto i luoghi esplorati dai Guardiani nel Sistema Solare. In un ciclo che dura tre settimane è possibile osservarla passare da uno stato assolutamente paradisiaco, ricco di giardini fioriti, caverne di cristallo cerulee e antichi templi degli Insonni, fino a uno in cui ogni cosa, perfino l’aria, risulta oppressa dalla tipica chiazza nera stellare dei Corrotti. Una maledizione lanciata su un paradiso inviolato, tanto potente da costringere i suoi protettori ad aprire le porte alle estranee forze dell’Avanguardia per distruggere l’agente corrosivo. Questa natura in costante divenire è perfettamente rappresentata dalla colonna sonora, la quale presenta voci angeliche quanto distorsioni sonore. Dagli urli dell’evocazione dei corrotti fino alle gravi note degli incontri dell’incursione, man mano che ci addentreremo nella città, o il tempo scorrerà, il suono rappresenterà perfettamente il progresso della nostra indagine in quell’eden illusorio. Di seguito, troverete alcuni brani che esemplificano quanto scritto.

Lontano dalla narrazione e dalla lotta contro antiche creature, uno strano figuro ci sfida a competere in una sorta di Colosseo distopico. Guardiani contro mostri contro altri Guardiani, il tutto per la gloria, il divertimento dell’organizzatore e un pugno di lumen. Azzardo, questo è il nome della competizione, è la nuova modalità che ha portato una ventata d’aria fresca nell’offerta dello sparatutto Bungie. A regalarcela è il misterioso Ramingo, che certamente ha tutti i requisiti per non essere uno dei tanti guerrieri della luce che abbiamo incontrato nei nostri viaggi tra gli astri. La particolarità della musica dedicata a questa attività, tanto valevole da meritare la menzione a conclusione del pezzo, è che effettivamente è un ottimo calderone delle varie musiche di Destiny 1 e 2. In base all’arena e ai nemici, le sonorità cambiano sia drasticamente che leggermente, abusando di suoni techno (utilizzati principalmente da La Mente Bellica) e l’orchestra a cui siamo abituati. Questo miscuglio di stili e ispirazioni è riuscito a essere piuttosto godibile e perciò vi proponiamo una piccola selezione dei brani utilizzati per i giochi del Ramingo, nel caso foste troppo impegnati ad abbattere Primordiali per sentirli.

La colonna sonora de I Rinnegati è disponibile all’acquisto sullo store ufficiale di Bungie, ma se avete completato la campagna della nuova espansione nel mese di settembre la otterrete gratis tramite il programma Bungie Rewards. Di seguito, troverete un video con la colonna sonora completa e i vari timestamp per i singoli brani!

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