La storia di Paper Mario

Vent'anni di alti e bassi per una saga storica

Monografia di Stefano Cherubini

Cogliendo tutti di sorpresa, Nintendo ha recentemente annunciato un nuovo capitolo di Paper Mario, sottotitolato The Origami King. Per chi non lo sapesse, la storica saga del Mario cartaceo ha fatto capolino nel 2000 su Nintendo 64 (perlomeno in Giappone, con uscita in occidente datata 2001). Dopo vent’anni in cui la saga ha toccato praticamente ogni console della casa di Kyoto, siamo pronti ad accogliere il prossimo capitolo tra paure e speranze.

Oggi, però, vogliamo innanzitutto ripercorrere la storia di questa serie, che ha saputo crearsi una schiera di fan piuttosto solida, che nel corso del tempo si è lasciata andare anche a critiche più o meno pungenti verso alcuni degli ultimi lavori.

La nascita di una stella

Sviluppato da Intelligent System, lo studio second party giapponese divenuto famoso con la serie di Fire Emblem, il primo Paper Mario arrivò in Giappone su Nintendo 64 l’11 agosto del 2000 e nacque dalla volontà di dare sfogo ad un genere – l’action RPG – non troppo esplorato tra le fila degli studi Nintendo. Si vocifera addirittura che tale volontà sia nata dalla brusca interruzione dei rapporti tra Nintendo e Square Enix all’epoca della pubblicazione di Final Fantasy 7 su Playstation, ma, probabilmente, non lo sapremo mai con certezza. L’operazione messa in atto da Nintendo fu dunque quella di sperimentare sul genere, restando però coerente al mondo di Mario: ed ecco quindi che i più tradizionali elementi RPG vennero uniti alle caratteristiche più disparate del platform più famoso al mondo. Quello che ne risultò fu un videogioco frizzante ed ironico. La peculiarità della nuova saga era centrata nientemeno che sull’utilizzo di alcune abilità, come l’uso del martello, per superare alcuni puzzle ambientali.

A queste abilità si aggiungevano quelle dei partner necessarie per poter proseguire l’avventura e che fornivano aiuto anche durante i combattimenti a turni, l’elemento maggiormente votato alla componente RPG. La particolarità del sistema di combattimento, che a primo impatto poteva apparire piuttosto classico nel suo essere a turni, era quella di aggiungere alcuni elementi legati al tempismo e al ritmo, come ad esempio il premere un pulsante al momento giusto. In ogni caso, Paper Mario venne accolto calorosamente da critica e pubblico e ciò convinse Nintendo, negli anni a venire, a riproporlo praticamente su ogni sua piattaforma.

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L’acclamato Paper Mario e il Portale Millenario

La consacrazione

Il nuovo capitolo che venne lanciato raccoglieva non soltanto l’eredità del primissimo capitolo su Nintendo 64 ma aggiungeva anche svariati elementi da Super Mario RPG per quanto riguarda i combattimenti a turni, ampliando e impreziosendo la formula con elementi peculiari.

Arriva su Gamecube Paper Mario e il Portale Millenario, ancora oggi ritenuto l’apice della saga.

I combattimenti si svolgevano su di un palco con tanto di pubblico in grado di aiutare Mario in vari modi (ad esempio lanciando oggetti nell’arena) nel caso in cui lo scontro fosse stato particolarmente apprezzato. Insomma, anche questo nuovo episodio rimaneva pervaso da un senso lampante di ironia, in cui Nintendo stessa giocava sugli stereotipi dei suoi personaggi, proponendo nuove meccaniche e interazioni con l’ambiente per approfondire il gameplay a trecentosessanta gradi. Paper Mario e il Portale Millenario è ad oggi il punto di riferimento per ricordare i fasti di un tempo e soprattutto viene usato come metro di paragone per criticare la progressiva diminuzione degli elementi da gioco di ruolo all’interno della serie.

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Super Paper Mario è forse il capitolo più sperimentale della serie

Una lenta decaduta

Inizialmente annunciato su GameCube, lo sviluppo del titolo venne poi spostato sulla nuova ammiraglia della casa di Kyoto e rappresentò l’inizio di una lenta deriva. Pur mantenendo alcuni punti di contatto con i capitoli precedenti, il nuovo episodio mostrava una componente ruolistica ridotta all’osso.

Sbarca su Wii il nuovo Super Paper Mario.

Il focus principale venne mantenuto principalmente sul puzzle solving, introducendo un passaggio tra le due dimensioni e le tre dimensioni che apriva a tutta una serie di trovate brillanti e divertenti, in grado di far spiccare la componente esplorativa. A perderne, però, era ciò che aveva reso unica la serie fino a quel momento, ovvero quella commistione tra platform esplorativo ed elementi RPG che tanto aveva colpito il pubblico e la critica nei primi due capitoli. Insomma, Paper Mario rischiava di diventare così “soltanto” una nuova deriva platform dell’idraulico più famoso al mondo.

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Paper Mario Color Splash accompagna l’ultimo terrificante anno di Wii U

Sotto questa inesorabile atmosfera di cambiamento, nasce Paper Mario Sticker Star, pubblicato nel 2012 per Nintendo 3DS. Intelligent system continua a sperimentare e a cercare soluzioni nuove, sempre però nell’ottica di snellire ancora di più gli elementi ruolistici: il leveling up, i punti esperienza e altro ancora lasciarono spazio ad un peculiare sistema basato, appunto, sull’utilizzo degli sticker. Questi adesivi, che potevano essere trovati durante le fasi esplorative o acquistati, avevano un unico utilizzo (salvo poi scomparire dal proprio album) sia durante i combattimenti – che vedevano il ritorno del sistema a turni – sia per la risoluzione di alcuni puzzle ambientali. Insomma, nell’intento di dare ancora più freschezza ed originalità alla formula, l’anima della serie rischiava di svanire sotto una deriva platform ed esplorativa più forte e marcata.

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Paper Mario the Origami King riuscirà a riportare la serie ai fasti di un tempo?

Nel 2015, un timido segnale di un ritorno alle origini venne percepito con l’uscita di Mario e Luigi: Paper Jam, sviluppato da Alpha Dream e pubblicato sempre su Nintendo 3DS. Questo nuovo gioco si poneva come un particolare crossover tra la serie di Mario e Luigi e quella di Paper Mario, mantenendo invariati però principalmente alcuni elementi della prima. L’illusione non durò tantissimo, poiché nel 2016 Nintendo pubblicò su Wii U Paper Mario Color Splash, stavolta sviluppato da Intelligent System. Al netto di un lato artistico a tratti sublime e di una componente esplorativa sempre originale, era ormai chiaro l’abbandono di qualsiasi elemento RPG, con un uso preponderante delle carte – sulla falsariga di Sticker Star. Il nuovo capitolo non venne accolto in maniera esaltante, complice anche una piattaforma tutt’altro che di successo – il buon vecchio Wii U – perlopiù nel suo ultimo disastroso anno di vita.

Una nuova rinascita?

A quattro anni esatti dall’uscita dell’ultimo capitolo, Nintendo ha annunciato a sorpresa il nuovissimo Paper Mario: Origami King, in uscita il prossimo 17 luglio su Nintendo Switch. Dalle prime informazioni raccolte, Intelligent System sembra aver fatto tesoro di tutte le critiche e i desideri dei fan e pare aver restituito un’anima RPG profonda ad una serie che aveva assoluto bisogno di ritrovare la sua vera identità. La speranza è quella che il team sia riuscito a mettere un po’ in ordine il sistema di gioco, lasciandosi alle spalle un passato burrascoso in termini di soluzioni sperimentate e che abbia trovato il modo di far convergere, in questa nuovissima iterazione, tutte le anime di Paper Mario.

Lo scopriremo presto pertanto non ci resta che darvi appuntamento con la nostra recensione, in arrivo nelle prossime settimane!

 

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