Quantic Dream prima di Detroit: Parte II

Seconda parte dello speciale dedicato a David Cage e alla sua storia, ripartiamo da Heavy Rain!

Monografia di Michele Pintaudi

Dopo avervi raccontato degli albori di Quantic Dream e della genesi dei primi due progetti continua il nostro viaggio che ci accompagnerà fino al 25 maggio quando, finalmente, potremo mettere le mani su Detroit: Become Human. Se la prossima creatura di David Cage promette di portare qualcosa di ancora più nuovo nel mondo dell’entertainment va detto che, a onor del vero, Detroit potrebbe essere il pezzo che manca a rendere davvero gloriosa la storia della software house francese.

Nomad Soul non fu esattamente ciò che tutti si aspettavano, Fahrenheit era riuscito a imporsi come un prodotto più che rispettabile ma la storia era qui appena all’inizio. Nel febbraio 2006 Quantic Dream annuncia infatti di essere al lavoro su un nuovo progetto, con Cage che dichiara di aver scritto un soggetto lungo la bellezza di 2000 pagine. Nel corso dell’E3 viene presentata la tech demo The Casting, un filmato che in poco meno di cinque minuti che mostra la tecnologia che verrà adoperata  nel progetto in questione e dove recita Aurélie Bancilhon, attrice che ritroveremo anche nel gioco finito.

Dopo una serie di rinvii anche per evitare l’uscita nel periodo natalizio, Heavy Rain esce nel mese di febbraio 2010: pensato inizialmente come un titolo multipiattaforma, il gioco era stato poi scartato da Microsoft a causa delle tematiche troppo delicate (legate al rapimento di minori) per divenire a tutti gli effetti un’esclusiva PlayStation 3.

Heavy Rain ci mette nei panni di quattro personaggi le cui vicende si incroceranno nel corso della storia, dando vita ad un thriller davvero molto ben realizzato e capace, fino alla fine, di tenere il giocatore incollato allo schermo, chiedendosi come andrà a finire. Ci troviamo a Philadelphia, dove un misterioso omicida conosciuto come l’Assassino dell’Origami sta terrorizzando la città rapendo bambini che, pochi giorni dopo la loro scomparsa, vengono ritrovati senza vita e senza risposte. In primis ci viene introdotto Ethan Mars: il perfetto padre di famiglia della perfetta famiglia americana, che verrà sconvolta dall’improvvisa morte del figlioletto Jason e, in seguito, dal rapimento dell’altro figlio Shaun da parte dello spietato Origami Killer. Nel seguire la vicenda ci troveremo a interpretare inoltre il detective Scott Shelby, l’agente dell’FBI Norman Jayden e la giornalista Madison Paige.

Come in ogni opera Quantic Dream che si rispetti, la storia di ogni personaggio è raccontata a dovere sottolineando anche i più piccoli particolari: dipendenze, passato, problemi personali e quant’altro. Tutto finalizzato alla creazione di un puzzle ricco di enigmi da risolvere per rispondere a una domanda: chi ha rapito Shaun Mars?

Le nostre scelte saranno fondamentali per il proseguo della storia, che può concludersi con 17 finali differenti… Occhio a ciò che decidete, perché la più piccola scelta può sconvolgere la vostra partita in maniera irreversibile.

Rispetto ai suoi predecessori Heavy Rain è un progetto ancora più ambizioso. Troviamo un cast formato da ben 90 attori, con un abilissimo utilizzo del motion capture per ricreare animazioni sempre più realistiche, e una maestosa colonna sonora orchestrale – registrata nei leggendari Abbey Road Studios di Londra – della quale vi proponiamo un assaggio di seguito.

David Cage, inoltre, è un maestro nel creare atmosfere: nonostante le sue opere siano spesso oggetto di critica in quanto “carenti” a livello di gameplay, la sensazione di angoscia e di trepidazione in attesa della svolta è sempre, sempre resa in maniera magistrale. I forti toni noir e l’incessante e scrosciante pioggia che investe la città sono altri due elementi che portano il titolo ad un livello sempre più alto, tenendoci davvero sulle spine dall’inizio alla fine.

Non è però tutto rose e fiori a partire dalla presenza, notata pressochè subito dalla maggior parte degli utenti, di grossi buchi nella trama: alcuni degli eventi che si verificheranno nel corso del gioco resteranno infatti senza risposta, ma questo è legato ad una mancanza ancora più grossa da parte delle software house di David Cage. Inizialmente infatti era prevista la pubblicazione di quattro DLC – uno per ogni personaggio – che avrebbero arricchito la storia di Heavy Rain e, con tutta probabilità, fornito qualche spiegazione aggiuntiva assolutamente necessaria. Mentre il contenuto scaricabile dedicato al personaggio di Madison (“The Taxidermist”) viene rilasciato poco dopo, degli altri tre episodi non ve ne è più alcuna traccia: elemento che lascia la storia di Heavy Rain parzialmente incompleta.

A questo vanno aggiunte anche alcune carenze a livello tecnico come, ad esempio, un doppiaggio italiano che presenta forti alti e bassi. Nonostante la presenza di Pino Insegno, capace con la sua voce di dare al protagonista un’identità ben definita, spesso e volentieri ci troveremo di fronte ad alcune scene al limite del ridicolo… Chi ci ha giocato almeno una ventina di minuti può capire! Inoltre nella prima versione del gioco era presente un bug che, seppur fastidioso, risultava alla lunga davvero esilarante: ve lo proponiamo nel video che trovate di seguito, il quale contiene però un grosso spoiler sul finale del gioco… Attenzione!

Al netto dei vari difetti, ci sentiamo però di affermare che questo prodotto è ad oggi il titolo meglio riuscito tra quelli di Quantic Dream: con qualche piccola accortezza in più forse staremmo addirittura parlando di capolavoro, cosa che per molti Heavy Rain è già. Notizia di pochi mesi fa è che il gioco ha superato le 5 milioni di copie vendute, risultato ottimo considerando la peculiarità del genere e la concorrenza non da poco rappresentata da altri titoli della stessa generazione.

Il lavoro di David Cage prosegue con Beyond: Two Souls, annunciato nel corso dell’E3 2012 con lo spettacolare quanto intrigante trailer che vi mostriamo di seguito. Con un cast che vede due protagonisti d’eccezione come i canditati al Premio Oscar Ellen Page e Willem Dafoe, il nuovo progetto dell’azienda francese affina ancora di più la già consolidata tecnica del motion capture: a livello tecnico siamo di fronte ad uno dei titoli migliori mai visti su PlayStation 3!

Beyond ci mette nei panni di Jodie Holmes facendoci ripercorrere in ordine non cronologico diversi momenti della sua vita, caratterizzata da un potere che la accompagna fin dalla nascita: Jodie è infatti costantemente affiancata da quella che nel gioco viene chiamata entità, una sorta di presenza soprannaturale invisibile agli occhi di tutti in grado però di manipolare ciò che la circonda. Aiden – questo il nome del nostro “angelo custode”, che potremo anche controllare noi stessi – sarà spesso il protagonista in questa avventura dove, come di consueto, dovremo compiere delle scelte che andranno ad influenzare il proseguo del nostro cammino. Più o meno.

Già perché la realtà dei fatti è alquanto differente: complice il proseguo non cronologico degli eventi, spesso le nostre scelte conteranno poco o nulla. Il destino di Jodie e Aiden, se non in pochi casi, sarà infatti già predeterminato e noi ci troveremo ad assistere agli eventi in maniera talvolta eccessivamente passiva.

Il motion capture di Beyond: Two Souls fa ancora oggi la sua ottima figura!

Ciò non toglie che la storia di Beyond: Two Souls sia una di quelle che devono essere raccontate. Passo dopo passo ripercorreremo infatti la vita di Jodie dall’infanzia all’età adulta, tra eventi che la segneranno e personaggi – alcuni molto ben caratterizzati – che la affiancheranno nella sua avventura. Tra questi ricopre un ruolo molto importante Nathan Dawkins, uno scienziato del governo nonché studioso del paranormale che seguirà le vicende della nostra protagonista fin dai suoi primi anni di vita.

Come già detto, il comparto tecnico è assolutamente tra i più raffinati di quel periodo. Uscito nel 2013, il gioco è caratterizzato da ambientazioni davvero molto ben curate oltre che da animazioni sempre più realistiche, che non hanno nulla da invidiare a molti altri titoli del medesimo periodo. Come per Heavy Rain l’ottima colonna sonora è curata dal premiato compositore canadese Normand Corbeil, al suo ultimo lavoro prima della sua prematura scomparsa: a completare il suo già ottimo lavoro ci penseranno lo scozzese Lorne Balfe (Assassin’s Creed, Call of Duty) e il Premio Oscar Hans Zimmer.

Non manca qualche riferimento alla precedente opera dello studio: in una scena potremo infatti vedere uno dei personaggi leggere un articolo di giornale sul famigerato Killer dell’Origami. Questo e altri elementi hanno scatenato la fantasia dei più appassionati, con molti fan che sostengono che le opere di Cage siano ambientate nel medesimo universo: voi che ne pensate?

Il gioco è ad oggi un discreto successo di pubblico ma, come prevedibile, è riuscito come pochi altri titoli a dividere completamente i giocatori: alcuni lo hanno adorato, altri odiato per i motivi sopra citati. Persino la critica si è spaccata in due di fronte all’avventura di Jodie Holmes considerata da molti addirittura come “la morte del videogioco”, causata da un’eccessiva linearità e da una passività di fondo che incide non poco sull’esperienza di gioco. Nonostante i numerosi alti e bassi va detto però che Beyond: Two Souls riesce in un’operazione molto difficile: provare a raccontare la morte e cosa c’è dopo, con una profondità narrativa davvero ben realizzata. E questo, almeno per esperienza personale, è l’elemento che rende il gioco un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.

A coloro che volessero dare una possibilità a questi due titoli ricordiamo che è disponibile (in esclusiva PlayStation 4) una raccolta contenente le versioni migliorate dei due lavori di Quantic Dream: un’ottima occasione per (ri)scoprire due piccole perle della scorsa generazione videoludica.

Il 25 maggio sarà dunque la volta di Detroit: Become Human, un progetto che prendendo innegabilmente spunto dal ricchissimo universo sci-fi punta ad offrire un’esperienza completamente nuova e che potrebbe consacrare una volta per tutte l’operato di Quantic Dream, troppo spesso bistrattato da pubblico e critica. Al netto di molte mancanze ci sentiamo di affermare che le creazioni di Cage sono sempre e comunque ottimi prodotti che necessitano, allo stesso tempo, di maggior cura dei dettagli: questo è e deve essere l’obiettivo con Detroit! Vi lasciamo invitandovi a continuare a seguirci per ulteriori aggiornamenti e a dirci la vostra su Heavy Rain, Beyond: Two Souls e su cosa vi aspettate da Quantic Dream.

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