Dieci suoni iconici nel mondo dei videogiochi

Un viaggio nella memoria attraverso una serie di celebri effetti sonori e melodie

Speciale di Iacopo Risi

Dopo aver parlato dell’importanza della progettazione sonora nei videogiochi, andiamo alla ricerca di alcuni dei suoni più memorabili. Dalle nostalgiche sonorità del passato a quelle che hanno attraversato i decenni e ci fanno ancora compagnia, fino ad un classico degli ultimi anni. Scopriamole insieme.

Super Mario – La raccolta delle monete

Non ha certo bisogno di presentazioni, essendo probabilmente il suono più celebre della storia dei videogiochi. Dal primo leggendario episodio del 1985 alla svolta tridimensionale su Nintendo 64 fino ad arrivare agli ultimi episodi, il trillo della moneta raccolta dal più amato idraulico di sempre è familiare a tutte le generazioni di giocatori. Questo suono minimale è stato ideato da Koji Kondo, compositore di casa Nintendo dal 1983 ed autore delle colonne sonore di molte serie storiche della grande N, come Zelda, Pilotwings, Starfox e lo stesso Mario.

Sonic – La raccolta degli anelli

Nel 1991, con l’avvento dei sistemi a 16 bit, Sega pubblicò il primo di una serie di titoli basata sulla sua prima mascotte ufficiale, il porcospino antropomorfo Sonic. Serie che nel 2016 è arrivata ad oltre 350 milioni di copie vendute, diventando uno dei principali franchise del mercato videoludico. Il famoso effetto audio degli anelli raccolti consiste in una sequenza di tre note in tonalità ascendente, che sfrutta appieno il chip sonoro Yamaha YM2612. La traccia è stata registrata sui due canali audio, destro e sinistro, che venivano riprodotti alternativamente durante la rapida raccolta. Un semplice ma efficace espediente per dare spazialità all’esperienza d’ascolto. Guardate e, soprattutto, ascoltate il secondo filmato, per farvi un’idea.

 

Mortal Kombat – Finish Him!

Una scritta ed una voce cavernosa invitano il giocatore ad eseguire una mossa speciale in grado di finire in modo brutale il proprio avversario, peraltro già sconfitto. Si tratta della famosa fatality, una mossa tanto spettacolare quanto inutile ai fini del gameplay e vero tratto distintivo del famoso picchiaduro della Midway Games, secondo per fama soltanto alla serie di Street Fighter. La voce originale appartiene a Steve Ritchie, già designer di flipper e videogiochi delle prime generazioni. Oltre all’effetto originale potete ammirare, nel secondo filmato, una recente versione “dal vivo” eseguita da Ritchie in persona.

 

Legend of Zelda – Apertura delle casse

Una serie popolare è naturalmente piena di effetti sonori memorabili e spesso risulta arduo scegliere il più rappresentativo. Non fa eccezione la serie di Zelda, che da oltre trent’anni ha accompagnato generazioni di giocatori. Per le avventure di Link abbiamo scelto la trionfale melodia legata all’apertura delle casse di legno che annuncia il reperimento di un oggetto speciale. La sequenza ha subito negli anni alcune variazioni, pertanto per questa lista abbiamo optato per la più celebre e longeva.

Metal Gear Solid – “!”

Nel mondo videoludico rappresenta l’incarnazione sonora del panico per eccellenza. Questo segnale di pericolo, un semplice avvisatore elettroacustico accompagnato da un enorme punto interrogativo sullo schermo, è in grado di risvegliare la sensazione di minaccia per tutti i fan della saga nata dal genio di Hideo Kojima. L’effetto prende il nome di stinger, un suono ambientale di brevissima durata che richiama l’attenzione del giocatore al verificarsi di un particolare cambiamento di status, causato da un evento critico.

Pac-Man – Waka-Waka

Per chi ha meno di trent’anni e non è particolarmente interessato al retrogaming, questo suono potrebbe risultare alquanto anonimo. In caso contrario è un’esperienza auditiva che riporta subito all’infanzia, essendo il suono che più di ogni altro rimanda alla genesi dei videogiochi e non solo perché appartenente ad un titolo di culto. Il cosiddetto “waka-waka” è infatti l’unico effetto acustico che accompagna gran parte della sessione di gioco, essendo legato al consumo dei puntini sparsi per il labirinto di gioco. Oltre alla sequenza di pochi secondi riportata qui sotto potete sperimentare su Youtube un loop da oltre sessanta minuti. Evito di mettere il link per non avere migliaia di neuroni sulla coscienza.

Dark Souls – You Died!

Ecco un vero classico delle nuove generazioni videoludiche, il dolce richiamo della frustrazione. Dark Souls è notoriamente legato alla difficoltà anche se in molti casi lo sconforto è dato dalla poca esperienza e da un approccio sbagliato alle meccaniche di gioco. Per i “fortunati” giocatori PC esiste anche un apposito sito dove eseguire un upload del proprio salvataggio per conoscere il numero di decessi del vostro personaggio e, di conseguenza, il numero di volte che avete ascoltato questo suono inquietante.

Sega Megadrive – Avvio di sistema

La sequenza audio era già presente come suono d’avvio della console Sega Master System, ma la variante vocale ad 8-bit creata per il successore Sega Megadrive è forse la più conosciuta. Quest’ultima è la versione digitalizzata di un jingle usato da Sega negli spot televisivi giapponesi sin dal primo modello, SG-1000 (1983).

 

Street Fighter 2 – Hadouken!

Durante i miei trascorsi nelle sale giochi degli anni ’90 ho sempre avuto l’impressione che il volume del cabinato che ospitava Street Fighter 2 fosse molto più alto degli altri. A volte mi capitava di lasciare questi luoghi bui e fumosi con le urla di Ryu e Ken che mi perseguitavano per il resto della giornata anche senza aver giocato una sola partita al più amato picchiaduro di sempre. Oltre alla sensazione di aver fumato due pacchetti di sigarette, ovviamente. Secondo quanto dichiarato da Takashi Nishiyama, creatore del primo capitolo della serie, il termine “Hadouken” è stato ispirato da una particolare arma, chiamata “Hadōhō”, letteralmente “Cannone a moto ondoso”, presente nell’anime “StarBlazer/La Corazzata Yamato” (1974).

Playstation PSOne – Avvio

Musica dal cosmo che ricorda certe sonorità New Age, genere molto in voga in quel periodo. Mai scelta fu più azzeccata per il boot di una console che, in effetti, ha dato inizio ad una nuova era videoludica. Quale nome altisonante si nasconde dietro a questa straordinaria melodia?D’altra parte, l’avvio di Windows 95 era stato affidato a Brian Eno, leggenda vivente dei suoni ambientali, mentre qualche anno più tardi Sega avrebbe assoldato, per il Dreamcast, il pioniere della musica etnica elettronica Ryūichi Sakamoto. E’ quindi lecito aspettarsi una figura di spicco del panorama musicale anche per la prima console di casa Sony. Purtroppo non si hanno notizie sull’autore di quella composizione, ma non sembra essere un gran fenomeno. Lo scorso anno, infatti, il sito Reverb Machine ha dimostrato quanto la musica di avvio dellaPlayStation fosse simile, quasi identica, al suono di base della patch “Spacious Sweep” per il sintetizzatore Roland D-50, molto amato da musicisti e sound designer a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.

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