Nintendo Switch, i migliori giochi indie a meno di 25 euro

Non si vive di soli tripla A

Speciale di Francesco Pagano

Comodi sul letto, durante un lungo viaggio o magari in un momento di noia in vacanza, Nintendo Switch con la sua portabilità si presta tantissimo a essere usata come piattaforma per giochi indipendenti e adatti a una partita mordi e fuggi o a essere completati nell’arco di un weekend. Produzioni che seppur con una dimensione piccola dimostrano di avere un grande cuore adatto a far battere quello di ogni giocatore senza andare tuttavia a intaccare eccessivamente il portafoglio (che di questi tempi è un gran bene).

Di videogiochi indipendenti ne è pieno il mercato e questo offre tanta scelta e varietà. Ed è davvero un’impresa titanica condensare in una lista striminzita di appena dieci titoli la vastità di produzioni degne di menzione che hanno scelto anche Switch per offrirsi al pubblico. Quella che segue è quindi una lista – non classifica, sia chiaro – per aiutare nella scelta del prossimo indie da inserire tra i propri desideri mettendo a bilancio non più di 25 euro in attesa di qualche sconto.

Hades

Per una lista di indie che si rispetti non si può che partire dal gioco che nell’ultimo periodo ha dimostrato di essere molto più grande del suo status quo arrivando a diventare un outsider quotato per il premio GOTY ai The Game Awards 2020. Hades, rogue-like di Supergiant Games, è senza ombra di dubbio uno dei migliori prodotti indipendenti degli ultimi anni. Il suo stile peculiare mescola linee da fumetto con temi e personaggi del mito greco “modernizzati” in un tripudio di contrasti di colore. L’atmosfera evocativa e il ritmo incalzante di colonna sonora e gameplay lo rendono un must have per Nintendo Switch da giocare sulla TV e portare in giro quando non si riesce a superare un determinato punto (e accadrà spesso, credetemi).

Dead Cells

La sfida è il pane quotidiano che non può mancare sulla mensa di ogni giocatore appassionato di metroidvania. E se poi si riesce a fondere in maniera eccelsa questo genere con alcune meccaniche da rogue-like, come ha fatto Motion Twin con Dead Cells, il risultato è di quelli al limite della perfezione: un concentrato di adrenalina in stile pixel-art. Se volete approfondire la qualità di questo titolo potete andare a trovare dettagli nella nostra recensione.

Cuphead

Cosa ci fa un titolo Microsoft su Nintendo Switch? Ancora oggi ce lo si chiede e la risposta è sempre la stessa. Chi se ne importa. Il fatto che sia un indie è irrilevante perché Cuphead ha dimostrato fin da subito che il suo cuore è piccolo, ma la sua anima è grande. La sua peculiare grafica cartoon anni trenta disegnata a mano e il suo livello di sfida così punitivo lo hanno reso fin dall’uscita un titolo amato dai giocatori per la sua unicità. Questo run-n-gun è già diventato un’icona nella sua breve carriera tanto da essere considerato da più parti molto più di un gioco indipendente, in attesa del DLC.

Gris

Parlando disegni fatti a mano animati per dare forma a un videogioco non si può non tenere conto di Gris, perla di eccellente delicatezza che rappresenta il titolo di debutto della software house spagnola Nomada Studio. In questo breve ma intenso viaggio tra colori pastello, incredibili artwork e puzzle ambientali, si affronta il dramma del dolore e del senso di annullamento causato ad esso. L’intensa carica di significati nascosti dietro ogni pennellata di colore e sotto ogni rudere decaduto valgono già da soli il prezzo – contenuto – di questa opera semplice a prima vista, ma profondamente toccante.

Celeste

Di cadute, difficoltà e risalite parla anche Celeste, titolo in pixel-art che cela in esso molto più di quanto possano far trasparire le sue nuance glaciali. La scalata alla montagna che dà il nome al gioco è metaforicamente quella che porta a superare le asperità della vita. Ed è una risalita ardua anche realmente visto che il livello di sfida di questo platform richiede riflessi, tempismo e tanti fallimenti consecutivi. L’essere organizzato in micro livelli che si susseguono in maniera consequenziale non solo permette di sfruttare le potenzialità “mordi e fuggi” tipiche della modalità portatile di Nintendo Switch, ma anche di non sentire eccessivamente il peso di un errore fatto.

Undertale

Spesso non si comprende il motivo per cui qualcosa attira la nostra attenzione. Basta un’idea giusta e quel nonsoché che attivi in noi un qualcosa e che faccia breccia nell’immaginario delle persone. Quando poi a fondere una buona idea e un’ottima realizzazione è il lavoro di una singola persona il valore del prodotto si moltiplica. Queste sono tutte caratteristiche che Undertale possiede e che fa di questo gioco di ruolo dallo stile chiaramente ispirato al passato remoto dei videogiochi – soprattutto per la serie Mother di Nintendo – una perla con un sontuoso mix tra gameplay, storia e sonoro quasi impeccabile. Un mondo fatto di rudimentali pixel in cui combattere è solo un’opzione.

Hollow Knight

Le produzioni indipendenti di questa lista hanno dimostrato che spesso il miglior modo che ha un titolo simile per esprimersi è puntare sulle due dimensioni con uno stile unico. Ed è proprio quello che fa anche Hollow Knight, titolo metroidvania che profuma di souls-like, che mostra personaggi e ambientazione disegnati in maniera egregia, un’atmosfera delicata e malinconica e una difficoltà davvero intensa in molte situazioni. Un recupero imprescindibile in attesa del prossimo capitolo per il quale sono apparsi anche alcuni interessanti dettagli.

Stardew Valley

La serena e spensierata vita di campagna in versione pixel è il nucleo centrale dell’esperienza di Stardew Valley, titolo gestionale in 16 bit che offre un’esperienza longeva, senza patemi eccessivi e perfino la possibilità di condividere l’esperienza in multigiocatore online. Il piccolo schermo di Nintendo Switch si è dimostrato perfetto per accogliere questa esperienza bucolica ricca e coinvolgente nella quale è facile perdersi tra ampie coltivazioni, esplorazione di grotte e un gestione del proprio angolo di paradiso.

Steamworld Dig 2

Image & Form Games negli ultimi anni ha dato vita a una serie dallo stile peculiare e con un gameplay che parte dal metroidvania aggiungendo il perforamento del terreno come elemento distintivo. Detta così può sembrare una cosa da nulla, ma lo scavare nel terreno a suon di picconate per crearsi la strada negli intricati cunicoli sotterranei è uno dei piaceri più grandi di SteamWorld Dig 2 che tiene incollati nella sua semplicità apparente e che si dischiude in varianti divertenti e appaganti. Quanto allo stile poi, beh, il trailer parla da solo.

Into the Breach

Chiudiamo questa lista degli indie imprescindibili su Nintendo Switch con Into the Breach, uno strategico a turni di qualità superiore che con pochi ma mirati pixel e una scacchiera 8×8 è riuscito a creare un ecosistema di gioco al limite della perfezione con un gameplay che richiede tanta strategia e ogni minimo errore si paga caro. Una sfida notevole che non si può fare a meno di provare almeno una volta e che con una spesa contenuta può offrire ore ed ore di gameplay grazie alla proceduralità con cui si creano le battaglie.

Vorrei poter dire che basta così ma la realtà è che una volta completati questi dieci titoli, c’è una schiera di altre decine di giochi che meriterebbero di essere provati e finiti magari nell’arco di un weekend o di una settimana. Spese piccole per grandi emozioni, con sensazioni che spesso solo un gioco indipendente riesce a offrire.

Lascia un commento