Soul Hackers 2: Guida introduttiva al nuovo titolo Atlus

Dall’inaspettato annuncio fino a ciò che è successo nel gioco da cui prende il nome

Speciale di Alessandro Felace

Finalmente lo scorso 21 febbraio, Atlus ha fatto il grande annuncio: a venticinque anni dalla prima pubblicazione in Giappone, Devil Summoner: Soul Hackers riceverà un sequel, intitolato Soul Hackers 2, in uscita ad agosto in tutto il mondo, su PC, PlayStation e Xbox!

Un annuncio che mi ha dato grande gioia perché uno dei miei titoli preferiti stava ricevendo un sequel ma anche un po’ di timore circa quello che potrebbe succede. L’attuale successo di Atlus è di certo dovuto alla serie di Persona e particolarmente al quinto capitolo, uscito in uno dei periodi migliori per un gioco dal simile stampo nipponico.

Questo successo, però, non c’era di certo quando, nove anni fa, anche da noi finalmente usciva Devil Summoner: Soul hackers per 3DS, lasciando così solo il primo capitolo della serie ancora bloccato nella sua patria d’origine. Un sacco di persone si sono quindi avvicinate solo recentemente al mondo dei giochi Atlus, perdendosi così tutti i meravigliosi titoli precedenti che ora potrebbe essere utile imparare a conoscere.

Per questa ragione abbiamo pensato di proporvi una piccola guida per meglio prepararvi al prossimo capitolo del franchise di Megami Tensei!

Le origini del mito

Prima di parlare Soul Hackers, trovo che sia in ordine introdurvi al franchise di Megami Tensei per meglio spiegarne le meccaniche fondamentali. La serie inizia nel 1987 con Megami Tensei per Famicom (il NES giapponese), sviluppato da Atlus e pubblicato dalla Namco come sequel dei primi due romanzi di Digital Devil Story.

Proprio in queste prime storie viene introdotta la meccanica che caratterizza tutto il franchise: l’evocazione di esseri soprannaturali da usare come alleati in battaglia.

Shin Megami Tensei, Devil Summoner e Persona

Nel 1992 Atlus decide di allontanarsi dalle origini cartacee della serie per creare un nuovo punto di inizio: nasce così il primo Shin Megami Tensei. Nel corso degli anni la serie si è poi ramificata dando vita a diversi spin-off, come Devil Summoner e Persona, quest’ultima nata grazie al successo nel 1994 di Shin Megami Tensei: If… .

Ed è proprio con queste due serie che possiamo iniziare l’introduzione al mondo che ci aspetta nel nuovo gioco in uscita ad agosto. La serie di Devil Summoner è attualmente composta da quattro giochi: due dove vestiremo i panni di due summoner alle prime armi e due invece dedicati a Raidou Kuzunoha the XIV, un antenato del clan dei Kuzunoha.

Ecco i nostri piccoli hacker di città

Nel secondo gioco della serie, ovvero Soul Hackers, interpreteremo il ruolo di uno degli Spookies, gruppo di hacker amatoriali che ha la propria base situata ad Amami City, la città più integrata ai sistemi di network dell’intero Giappone.

A innescare gli eventi sarà il ritrovamento da parte di Spooky, il capo degli Spookies, di uno strano computer a forma di pistola (il “GUMP”). Proprio dal GUMP uscirà fuori Nemissa, un demone che, impossesandosi dell’amica d’infanzia del protagonista, ci permetterà di viaggiare tra il mondo reale e quello virtuale di “Paradigm X”.

Sarà allora che ci ritroveremo a dover combattere contro la Algon Soft, azienda dietro a Paradigm X e all’infrastrutture della città. Nel corso della nostra avventura scopriremo le origini di Nemissa e e ciò che la lega ai piani della Algon Soft e chi si cela dietro a loro: la Phantom Society.

Proprio la Phantom Society e il clan dei Kuzunoha rappresentano il punto di collegamento tra i due giochi: nei trailer finora usciti di Soul Hackers 2 abbiamo potuto osservare come questa volta la società abbia deciso di uscire dalle ombre e prendere la situazione direttamente tra le proprie mani e come i nostri protagonisti abbiano bisogno dell’aiuto dei Kuzunoha per poterla fermare.

Anche in questo nuovo titolo pare che il mondo virtuale avrà la sua importanza: se nel gioco precedente entravamo fisicamente in una città virtuale grazie ai poteri di Nemissa, questa volta la nostra protagonista (Ringo) è un’AI nata all’interno del mondo tra i computer. Altri piccoli rimandi al gioco originale sembrano essere sparsi qua e là, come, per esempio, il logo di SIX, uno dei membri degli Spookies, sui cartelloni della città vista nei trailer.

E Persona?

La Atlus non ha mai avuto le idee chiare sui collegamenti tra le due serie, arrivando ad affermare che sono semplicemente ambientate in universi paralleli tra loro. Il clan dei Kuzunoha, però, fornisce un punto d’attacco specialmente diretto anche con la serie di Persona: nella duologia di Persona 2 (Innocent Sin e Eternal Punishment) appare infatti un personaggio che porta al collo un cravattino con il logo del clan e che sembrerebbe posseduto dallo spirito di Kyouji Kuzunoha, coprotagonista del primo Devil Summoner il quale, dopo essere morto all’inizio del primo Devil Summoner, entrerà in possesso dei corpi di diverse persone per darci una mano anche in Soul Hackers.

Non è quindi detto che ci saranno collegamenti diretti tra i due giochi, ma chissà, una piccola citazione a Medjed (Futaba di Persona 5) potrebbe comunque celarsi in Soul Hackers 2!

Speriamo con questa breve guida di aver chiarito eventuali domande o dubbi circa il nuovo gioco di Atlus che, ricordiamo, uscirà il 25 agosto in Giappone e il giorno successivo nel resto del mondo, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Steam.

Ci sono 1 commenti

PIPPO-MARCON-93

Articolo molto interessante , alcune cose proprio non le sapevo . Guarda caso di recente ho finito Soul Hackers per il 3DS perché ero rimasto davvero colpito dai trailer del 2 che ovviamente sarà mio al lancio e ricordiamoci che avrà anche la localizzazione in italiano in cui è una scelta da premiare da parte di Atlus u.u

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