Tempo di Caffè: Insegnamenti

Le domande esistenziali mostrate dal videogioco

Rubrica di Giulio Baiunco

Bentornati su Tempo di Caffè, nella puntata precedente abbiamo affrontato l’abuso di videogiochi, oggi proviamo a comprendere un insegnamento in particolare che può derivare da questo mezzo.

Lo scopo delle narrazioni è principalmente di coinvolgere il fruitore con ciò che si appresta a giocare e può risultare un pretesto narrativo per avviare la porzione di gameplay o il fondamento principale su cui si basa l’opera. Si viene a creare un legame con i personaggi e la storia diventa parte integrante e motore d’azione nel proseguo dell’avventura. Non si tratta del solo modo per prendere parte a vite di altre persone, ma anche di crescita. Lo sviluppo e la crescita di un individuo dipende dall’educazione e dalla cultura: le storie, che ne fanno parte, cambiano l’etica, la morale e i sentimenti di una persona. Ho notato come i prodotti d’intrattenimento propongano quesiti esistenziali che ci assistono nello sviluppo della propria personalità, cambiando la nostra natura e assistendoci in questi tempi apparentemente bui. Credo che uno dei maggiori sviluppatori che osa di più nello sfidare lo spettatore è David Cage, attraverso i suoi videogiochi a scelta multipla.

I videogiochi  sviluppati da Quantic Dream, come Heavy Rain o Detroit: Become Human, possiamo considerarli delle neo-avventure grafiche, in cui ci si muoverà all’interno del mondo di gioco compiendo delle scelte di dialogo o azioni. Nelle storie presentate si viene spinti al limite rispetto a ciò che è possibile vivere nella realtà, consentendo di capire chi si è veramente e di plasmare nell’intimo alla fine. David Cage non ci pensa due volte a mettervi a dura prova: uccideresti un uomo pur di mettere in salvo tuo figlio? Cosa sei disposto a perdere per difendere ciò in cui credi? L’obiettivo è mettere in difficoltà il giocatore che rimarrà spiazzata e impreparato nello scegliere. Forse è meglio far prevalere l’istinto o forse occorre riflettere attentamente su una scelta apparentemente banale, ma significativa non solo per le conseguenze nella narrazione, anche per il significato che sottintende l’azione precisa compiuta dal fruitore.

Pronti a scegliere?

I quesiti proposti risultano sicuramente scomodi, poiché si rifanno alle domande esistenziali affrontate dalla filosofia sin dai suoi albori. La risposta a ciò che si cerca è ancora in continuo dibattito, sopratutto considerando le macchine nel futuro che penseranno al posto nostro. Cage sta dicendo che non esistono scelte giuste o scelte sbagliate, ma solo scelte e conseguenze. Dipende dalla vostra educazione, conoscenza del mondo e morale accettare o meno la conseguenza. Se vi è capitato di spegnere la console dopo una decisione che ha avuto degli esiti che non vi sono piaciuti, probabilmente è dovuto alla vostra morale: la scelta compiuta non rappresenta ciò che siete, ciò che credete di essere e vi fa sentire per certi versi male. Quantic Dream stuzzica in maniera risonante lo spettatore sui quesiti facenti parte della coscienza di ogni umano, tuttavia credo che ulteriori sviluppatori abbiano voluto darci altri insegnamenti, poiché le storie non sono che la rappresentazione di un problema e la sua, di solito, risoluzione e ciò ci forniscono degli insegnamenti che possiamo applicare nella vita di tutti i giorni per diventare persone migliori.

Ci sono 2 commenti

OskarHeise18

Fantastico questo articolo!

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