La vicenda legata all’acquisizione di Activision da parte di Microsoft continua a tenere banco, anche se potrebbe essere ristretta alla semplice acquisizione dei diritti sul franchise di Call of Duty. È proprio il destino dell’ultrapopolare serie sparatutto, infatti, a non far dormire sonni tranquilli in casa PlayStation, nonostante le ripetute rassicurazioni da parte di Microsoft. Rassicurazioni, va detto, con un taglio molto “politico”, con qualche detto-non detto che lascia margini interpretativi potenzialmente esplosivi per il mercato console. In ogni caso, Phil Spencer è tornato sull’argomento con una lettera inviata a Jim Ryan, dove rimarca un concetto ormai noto: Call of Duty non diventerà esclusiva Xbox. Non subito almeno.

“In gennaio abbiamo firmato un accordo con Sony per garantire la permanenza di Call of Duty su PlayStation, con gli stessi contenuti e le stesse caratteristiche delle altre piattaforme, almeno per alcuni anni dopo l’attuale contratto in essere“, ha dichiarato Phil Spencer a The Verge. “Si tratta di un accordo che va oltre i normali contratti che si fanno nell’industria videoludica.”

Il politichese si manifesta in quel “alcuni anni”, che potrebbe essere interpretato a piacimento da entrambe le parti. Voci di corridoio parlavano di un possibile 2024, che darebbe abbastanza margine a Sony per correre al riparo con qualche contromossa ad alto valore commerciale e fidelizzante per l’utenza. In ogni caso, solo i prossimi mesi daranno un chiaro quadro della situazione, una telenovela che esula dall’atto pratico del videogiocare ma che potrebbe influenzare in modo molto marcato l’andamento dell’industria nel prossimo futuro.