Il recente report finanziario di PlayStation, che è stato spunto per diverse riflessioni riguardo al futuro della console, tra giochi e contaminazione di altri media di intrattenimento da parte dei maggiori franchise, ha permesso di approfondire meglio il tema dell’acquisizione di Bungie. La notizia dell’annessione aveva fatto scalpore mesi fa, ma di fatto non è ancora ufficialmente conclusa. In ogni caso, gli obiettivi che si intendono raggiungere con questa mossa di mercato sono chiari e sono legati all’ormai nota deriva live-service di PlayStation. Bungie, con la sua esperienza soprattutto legata a Destiny, potrà aiutare i progetti interni pur mantenendo una certa indipendenza in termini di possibilità di sviluppo e pubblicazione di giochi su altre piattaforme.

Dal canto suo, Sony sembra progettare un dipartimento vero e proprio dedicato ai live-service, il SIE Live Service Centre of Excellence. La supervisione ai lavori spetterà proprio ai veterano di Bungie, che si assicureranno che le migliori pratiche in termini di sviluppo e attenzione alle meccaniche previste dal genere vengano rispettate. Il dipartimento avrebbe anche la funzione di gestire il discorso monetizzazione, sia per giochi già esistenti che per quelli che verranno. In altre parole, prima di tuffarsi di testa nella nuova esperienza live-service, PlayStation ha pensato bene di circondarsi di persone che sapessero il fatto loro in questo campo, in modo da non fare passi più lunghi della gamba. L’approccio è vincente, ma resta da capire quanto la nuova formula convincerà gli utenti. Per saperlo non resta che attendere i primi veri annunci.