Metro Exodus, la nostra prova dal Milan Games Week 2018

Il viaggio maledetto di Artyom continua

Hands on di Tommaso Stio

Tra i tanti prodotti in mostra al Milan Games Week di quest’anno, perlopiù giochi già usciti o in arrivo in questi giorni, erano presenti anche Metro Exodus che, assieme a Days Gone di cui vi abbiamo già parlato e poche altre eccezioni, componevano quella piccola fetta di titoli che invece saranno lanciati nel corso del prossimo anno.

Prodotti che, per ovvi motivi, sono ancora nel bel mezzo della fase di sviluppo e necessitano quindi di una bella rifinitura ma che, allo stesso tempo, sono già in grado di dare un assaggio agli utenti delle loro peculiarità e potenzialità. Senza troppe chiacchiere dunque, caliamoci nel mondo di Metro Exodus con la nostra anteprima completa!

Metro Exodus

TECNICAMENTE INCREDIBILE

Dopo l’esaltante e coreografato trailer svelato all’E3 di quest’anno, la curiosità nei confronti di Metro Exodus è salita alle stelle sia per coloro che ben conoscono la serie e non vedono l’ora di metterci nuovamente le mani sia per chi, come il sottoscritto, non è mai stato un grande appassionato del brand. La serie, che si snoda a partire dagli eventi descritti dall’autore russo Dmitrij Gluchovskij nel suo romanzo, è riuscita nel corso degli anni a imprimere il proprio modo di raccontare un presente apocalittico e una terra sempre più devastata e inquietante. Elementi che anche in questo nuovo episodio sembrano contraddistinguere il gameplay e la condizione di estrema precarietà che viene trasmessa al giocatore, a ogni passo per le lande desolate dell’ormai decaduta Federazione Russa.

Ambientazione e dettaglio grafico ottimi che risplendono con effetti di luce veramente credibili

L’uscita, dicevamo, è prevista per il prossimo 22 febbraio pertanto il team di 4A Games ha dinanzi a sé ancora un sacco di tempo per perfezionare, completare e rivedere ogni aspetto del prodotto. Con in testa questa precisa idea circa la situazione dello sviluppo, ho approcciato una demo che si è rivelata invece più interessante e intrigante del previsto, nonostante in termini contenutistici non avesse poi molto da mostrare. Questo perché, essendo una fiera pensata per i consumatori, chiaramente i ritmi sono ben diversi e le demo non hanno una durata rilevante o la pretesa di svelare chissà quale particolare della produzione.

Nel nostro caso però, abbiamo avuto modo di approcciare qualche scontro a fuoco utilizzando principalmente un fucile a pompa e una balestra come invece già visto nei filmati ufficiali. La vera sorpresa però il titolo la offre per quanto concerne l’ambientazione, con un dettaglio grafico incredibile che ci fa pensare a quanto ancora ci possa spingere oltre ad alzare l’asticella qualitativa, anche con le attuali macchine sul mercato. Certo, magari su console standard il gioco non splenderà così tanto ma nelle versioni potenziante o su PC, magari coadiuvato dalle più recenti tecnologie delle schede RTX, siamo abbastanza certi che quella che ci troveremo davanti sarà una vera e propria gioia per gli occhi.

LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA

Come già successo nei precedenti episodi, anche in questo terzo capitolo della serie è lasciata al giocatore la libertà di scegliere come affrontare i nemici e le situazioni che ci si presentano dinanzi, ovvero se farlo in maniera più o meno aggressiva, in base anche al nostro equipaggiamento o all’eventualità di una pesante inferiorità numerica. Allo stesso modo, dal momento che quella che il giovane Artyom si trova a fronteggiare è una vera e propria lotta per la sopravvivenza in un mondo ormai in rovina, si rende necessario per il protagonista anche la creazione di oggetti utili e potenziamenti a partire dai materiali raccolti e rinvenuti semplicemente esplorando il terreno di gioco o le zone più nascoste e riparate.

L’esplorazione, con la creazione a partire dai materiali, sembra assumere un ruolo più sostanziale

Chiaramente non mancano poi tutti quegli elementi di gioco divenuti caratteristici per la serie come la maschera con filtri sostituibili, l’accendino, il visore notturno e così via che offrono al sistema di gioco maggior spessore e richiedono al giocatore una sorta di senso della strategia, parsimonia nell’utilizzarli e l’immancabile istinto di sopravvivenza. Ecco che, tuttavia, in termini di gameplay, in quel poco che ci è stato consentito di scoprire del titolo, non abbiamo riscontrato la stessa sensazione di novità che vi abbiamo descritto parlando dell’ambientazione o della realizzazione tecnica del prodotto. Il timore infatti è che, in fin dei conti, un progetto così ambizioso come il terzo capitolo della serie, con un mondo di gioco decisamente più vasto e senza precedenti, possa scadere proprio in questo modo, rivelando una struttura di gioco e un gameplay fin troppo ancorato al passato e incapace di rinnovarsi in maniera sostanziale.

Metro exodus

In ogni caso, non serve iniziare già a fasciarsi la testa poiché, per rispondere a queste domande e risolvere tutti i nostri dubbi, serviranno ben più ore di gioco per sviscerare al meglio l’opera di 4A Games ma soprattutto, sarà necessario attendere il prossimo 22 febbraio quando Metro Exodus, salvo ulteriori rinvii, sarà pubblicato su PC, PS4 e Xbox One.

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