La nuova Esperienza Utente di PlayStation 5

UX e UI della nuova console Sony sono ricche di novità, senza rompere con il passato

Speciale di Emanuele Vanossi

A circa un mese dall’uscita della console nei negozi, Sony ha finalmente mostrato al mondo l’aspetto dell’esperienza utente di PlayStation 5. Conosciamo il design della console e l’aspetto del suo controller ormai da mesi, ma esperienza e interfaccia sono due lati della stessa medaglia, che avevamo esplorato in un articolo della rubrica ArtCafé, che possono garantire o meno la riuscita dell’interazione tra utente e console.

Attraverso un video di undici minuti, Sony ha illustrato le principali novità cha ha in serbo per il nuovo hardware. Percorriamo dunque, passo per passo, tutte le nuove informazioni emerse!

Una sorta di palco, che ci ricorda la UI dell’era PS3, accompagna l’accensione della console.

Seppur già mostrata durante lo showcase di giugno, la schermata di boot di PlayStation 5 è un piacevole richiamo al passato delle ricche e oniriche schermate che accompagnavano l’accensione di PlayStation 2 e 3. Con un leggero rimando a uno stage teatrale – suggerito dalla luce di un faretto zenitale e da un palco sottostante irrorato di particelle luminose e dorate – l’interfaccia richiede solo la pressione del tasto PlayStation per assumere il controllo.

Particolare stonato nell’altrimenti ben riuscita schermata è proprio la forma data al tasto; sebbene il controller DualSense presenti un tasto non inscritto in un cerchio, l’icona dell’interfaccia è invece appunto un cerchio: questo crea una strana dissonanza con il dispositivo fisico dove quel tasto effettivamente verrà premuto. Il passaggio successivo invece, richiede la scelta dell’utente in maniera abbastanza affine a quella già vista su PlayStation 4.

PS Store sarà integrato direttamente nella dashboard, sperando che la velocità di download dei dati non pregiudichi questo lato dell’esperienza.

Gli elementi dorati e teatrali della schermata di boot lasciano spazio, una volta entrati nella Home, a uno stile sicuramente più asciutto e funzionale. Il colore nero domina la scena per garantire, fortunatamente, che i nostri occhi non vengano accecati da bagliori brillanti nel corso delle future sessioni notturne, e la maggior parte degli elementi in stato di selezione recuperano il gradiente ciano-dorato della schermata di boot. La schermata è organizzata in maniera non troppo dissimile da quella già conosciuta di PlayStation 4, con giochi ed app presentate come quadrati in scorrimento orizzontale.

La dimensione minore e la trasparenza di alcuni di essi dona uno stile sicuramente più aggiornato e aggraziato di quello precedente mentre è difficile, per un occhio allenato, non notare la cacofonia di raggi dei bordi dei vari elementi. I giochi sono leggermente stondati nel menu ma appaiono squadrati quando selezionati; i bottoni sono totalmente curvati e altri elementi vicino a testi e iconografia sono invece squadrati. Insomma, in termini di puro design di UI si potevano trovare soluzioni più armoniose. 

Le forme della UI presentano qualche inconsistenza stilistica che potrebbe essere limata.
Si potrebbe uniformare in maniera migliore le forme della UI.

In termini di esperienza utente si ravvedono invece alcuni dettagli molto interessanti. Il principale è certamente l’integrazione del PlayStation Store direttamente nella dashboard che, anche senza averla vista in azione, si prefigura come una soluzione ottimale. Altro elemento interessante è l’icona di ricerca in alto a destra. Difficile dire a cosa possa servire, ma sarebbe interessante avere a disposizione una sorta di ricerca spotlight in tutto il sistema, magari potenziata dalla nuova feature di riconoscimento vocale del DualSense (come dimostrato dalla demo di invio di uno screenshot con messaggio ad un amico).

Interessante anche la totale divisione tra sezione “Games” e “Media” per cercare di organizzare in maniera migliore la sconclusionata gestione della parte media di PlayStation 4.  Ultima novità è il tab “Explore”, disponibile solo negli USA al lancio, che francamente non sembra però promettere nulla di dissimile da soluzioni già viste in precedenza.

Selezionato un gioco, si apre invece un menù con tutti i relativi dettagli in una visualizzazione evoluta rispetto alla precedente di PlayStation 4, grazie a quella che è probabilmente la più grande innovazione di questa nuova esperienza utente: le Attività. Si tratta di task, probabilmente sottoinsiemi di trofei, legate al completamente di determinate sezioni di gioco. Degno di nota è inoltre il modo in cui il sistema permette di saltare tra vari livelli del gioco mostrato in demo, Sackboy A Big Adventure, selezionando direttamente le attività dall’interfaccia.

Senza aver provato nulla è difficile giudicare quanto questo sia più o meno simile agli obiettivi di Xbox già di per se divisi in percentuali di completamento, ma la sensazione è che si tratti di un passo avanti anche rispetto a questi. Interessante è qui notare che, in termini di UI, le icone dei pulsanti relativi al DualSense non presentano colori, esattamente come quelli reali sul controller. Le attività sono parte preponderante del secondo grande insieme di esperienza utente di PlayStation 5, ossia il nuovo “Control Center”.

Le nuove card sono una novità importante che sfrutta meccanismi collaudati nel mondo dello UI design.
Control Center e Attività sono le novità maggiori.

Recuperando la sempreverde XMB di PlayStation 3, il nuovo control center è a tutti gli effetti un menu overlay che va a dare nuove possibilità di controllo all’utente senza chiudere un gioco. Liste amici, chat, download e altre funzioni popolano questa barra, nel suo lato inferiore, di una riorganizzazione spaziale di ciò che su PlayStation 4 si presentava sul lato sinistro alla pressione prolungata del tasto PlayStation. Al di sopra della barra dei comandi si trovano poi delle card su cui è stata posta molta enfasi durante la presentazione. Sfruttando un formato, la card appunto, già ampiamente collaudato nello UI design, Sony vuole dare all’utente tutta una serie di informazioni utili e velocemente visualizzabili, come gli amici online, le attività in game disponibili, i messaggi da chat e via dicendo.

Non possiamo facilmente sbilanciarci sull’utilità di queste funzioni: il rischio è che questa sezione diventi facilmente troppo popolata, con conseguente bulimia di card da visualizzare alla ricerca di quella che ci interessa. La visualizzazione è decisamente ben riuscita: grazie alla ricchezza delle immagini e ad un design della card realizzato in maniera funzionalmente semplice, questa schermata rappresenta un bel carico di novità rispetto a quanto visto precedentemente.

Grandissimo sforzo è stato compiuto per rendere più trasparente possibile l’interazione con le funzioni della piattaforma senza interrompere l’azione di gioco, e per questo molte azioni sono ora espletabili con menu che si posizionano ai lati dello schermo di gioco. Dall’accesso a chat di gruppo a visualizzazioni picture-in-picture per filmati tutorial, lo scopo di Sony è chiaro: pochi fronzoli, maggiore tempo in gioco. Parlando invece di fronzoli è da segnalare un’importante novità che farà contenti molti e scontenti altrettanti: il Game Help. Sottoscrivendo un abbonamento PlayStation Plus sarà infatti possibile visualizzare aiuti di gioco costituiti da video o altri contenuti che aiuteranno i giocatori bloccati in una sezione.

È chiaro che ciò potrebbe potenzialmente minare quella fetta di canali YouTube e siti web dediti a guide, spostando questo lavoro direttamente nelle mani degli sviluppatori. Lavoro che dovrà quindi necessariamente aumentare per gli studi di sviluppo anche in vista dell’utilizzo delle attività, sicuramente subordinate alla volontà degli sviluppatori di implementarle.

Non è ancora chiaro dove siano le novità del tasto Create.

Ultima sezione del video presentazione riguarda le funzioni del “nuovo” tasto Create che va a sostituire, in maniera non ancora totalmente chiara, il tasto Share di PlayStation 4. Al momento non sembrano vedersi particolari novità se non un’interfaccia più pulita che sposta il focus nella parte bassa dello schermo invece che in quella sinistra, come in altri casi di tutto il sistema operativo di PlayStation 5. La nostra speranza è che il tasto Create possa dare vita a delle possibilità simili a quelle di Nvidia Ansel, ma forse stiamo sognando troppo data la sicuramente difficile implementazioni di funzioni così estese.

Altre informazioni aggiuntive sono arrivate successivamente: la presenza, praticamente confermata, dei temi dinamici e quindi la possibilità di personalizzazione dell’intera interfaccia; la conferma che quest’ultima girerà in risoluzione 4K nativa e perfino con HDR, una novità che garantirà sicuramente una piacevolezza estetica all’immagine, evitando al contempo il “saltello” che molti TV ancora compiono passando da un contenuto HDR ad uno privo di questo standard. Un altro grande elemento da tenere in considerazione, e che sentiamo abbastanza confermato dal video, sarà la velocità del sistema. Sebbene in termini funzionali l’esperienza utente PlayStation 4 si dimostri ancora efficace ben sette anni dopo il lancio, il lento hard disk ormai fatica a caricare gli elementi della dashboard con fluidità. Da questo punto di vista il nuovo SSD di PlayStation 5 (unito ai 16gb di RAM) garantirà sicuramente un’esperienza più scattante.

Il primo sguardo all’esperienza utente di PlayStation 5 è stato breve ma convincente: le nuove funzioni sembrano azzeccate e ben organizzate, al netto di qualche inconsistenza del design della UI stessa che appare comunque visivamente più elegante e meno invasiva rispetto al passato, nel rispetto dell’importanza del contenuto principale ossia i giochi. Sony deve ancora scoprire diverse carte e siamo sicuri che le novità viste in questa prima presentazione non siano tutte e, come accade sempre per queste nuove console, non vediamo l’ora di saperne di più.

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